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I sinonimi sono davvero… sinonimi?

La domanda del titolo, lì per lì, può sembrare stupida. O, in alternativa, una presa per i fondelli. Non è nulla di tutto ciò, te lo assicuro: si tratta di un interrogativo più che lecito, che ci spinge a esaminare meglio le sfaccettature della nostra lingua.

Se stai cercando il sinonimo di un termine, non ti basta prendere il dizionario e scegliere il primo che compare o quello che preferisci, così, a sentimento. Sarà anche la via più semplice, ma non è la più corretta.

Vuoi approfondire il tema? Qui sotto troverai una manciata di consigli che, spero, ti torneranno utili.

Non sempre c’è un sinonimo

Quando ho pensato di dedicare un post all’argomento, mi sono tornate in mente le parole di un mio professore di spagnolo all’università: «Voi italiani siete ossessionati dalle ripetizioni. Mia figlia fa le elementari, e la maestra le ha detto che nel suo tema avrebbe dovuto usare più sinonimi. Ma non tutte le parole hanno un sinonimo: qual è il sinonimo di “musica”, intesa come arte? Non esiste. A volte le ripetizioni sono necessarie».

Aveva ragione. Cavolo, se ne aveva. Cos’è più fastidioso? Imbattersi in una ripetizione o trovarsi imbrigliati in un giro di parole che chi scrive, in assenza di un valido sinonimo, ha elaborato per evitare la temutissima ripetizione?

Per quanto mi riguarda, non ho dubbi: la seconda alternativa è molto più irritante, perché sa di arrampicata sugli specchi. E lo è, di fatto.

Attenzione alle sfumature

Se nella vita quasi nulla è solo bianco o nero, lo stesso vale per la lingua: esistono numerose sfumature di grigio – qui ci starebbe una battuta sul famoso libro di E.L. James, ma scelgo di fare la persona seria e passo oltre.

Il dizionario ti viene in aiuto fornendoti sempre le circostanze (settore, registro linguistico, uso proprio o figurato e così via) più adeguate ai diversi sinonimi che elenca. A questo punto, non ti resta che chiederti quale accezione si adatti di più al tuo contesto e, una volta individuata, scegliere – ora sì – il termine che preferisci tra quelli suggeriti.

A ognuno il suo

Anche dopo aver fatto la scrematura iniziale e aver individuato l’accezione giusta per il tuo contesto, ci saranno casi in cui ti troverai davanti a una sfilza di alternative.

Prendiamo come esempio l’aggettivo bello, nel significato di “che suscita una sensazione di piacere estetico”. I sinonimi sono moltissimi e variegati: carino, stupendo, attraente, leggiadro… Noti qualcosa? Non hanno tutti lo stesso, identico significato.

È di nuovo una questione di sfumature. Carino suggerisce una bellezza nella norma, per così dire, o che ispira tenerezza; stupendo, invece, fa subito pensare a una bellezza fuori dal comune. Attraente richiama una certa sensualità, mentre leggiadro evoca grazia, eleganza.

Credi ancora che un sinonimo valga l’altro? Spero di no. Anzi, mi auguro che questo post, seppur breve, ti abbia fornito degli spunti utili da mettere in pratica ogni volta che sarai alla ricerca del sinonimo perfetto. E che ti aiuti a non temere le ripetizioni, se non c’è alternativa.